aTravel Companions
“Travel companions” racconta le vicende di una coppia di ingegneri partenopei che mediante la pratica del car pooling si recano a lavoro quotidianamente.
Nel trailer, che compare il 6 maggio, viene anche annunciata la modalità che caratterizza la serie: “una videocamera, una location, nessun regista, nessun soggetto, nessuna speranza…di arrivare in orario”.
I dialoghi tra i due protagonisti vengono ripresi da una telecamera fissa posizionata sul cruscotto; l’unica ambientazione è appunto all’interno dell’abitacolo (eccezion fatta per alcuni episodi che analizzeremo in seguito).
Se i primi episodi possono apparire privi di soggetto, gradualmente le strutture delle puntate sembrano evolvere verso una maggiore complessità: da un probabile inizio basato su un semplice canovaccio si potrebbe ipotizzare uno sviluppo verso una scrittura elaborata e accurata.
“Travel Companions” si sviluppa per tre stagioni: la prima composta da 10 episodi (compresi tra il 4 maggio 2010 e il 14 luglio); la seconda da 17 episodi (24 settembre 2010 – 16 giugno 2011) e la terza denominata “Bassa stagione” di 11 episodi (20 dicembre 2011 – 14 settembre 2012).
Come ha notato NextTv, la serie web si colloca “a metà strada fra “Camera Cafe” e “Milano- Roma””: della prima riprende in particolare l’attenzione, connotata da umorismo politicamente scorretto, legato all’ambito lavorativo e la presenza dei due protagonisti, ai quali si affiancano talvolta personaggi di contorno che fungono da comparse.
Della seconda invece rielabora l’idea di base, l’ambientazione, e quel sostrato di reality che aveva caratterizzato il programma televisivo.
Di entrambi i format riprende l’utilizzo costante della telecamera fissa e l’impianto da sitcom basato sugli sketch.
In ambito europeo si può notare una certa somiglianza con la serie web chiamata Carpool, nata nel gennaio 2009, per opera di Robert Llewellyn.
I protagonisti, nonchè ideatori della serie, sono Luca Napoletano e Ferdinando Carcavallo, amici di lunga data, che in un’intervista rilasciata a Wired.it hanno svelato i retroscena della nascita di Travel companions:
“Nel 2010. Eravamo in auto e ho premuto il tasto rec per sbaglio e Luca ha cominciato a cantare, io l’ho seguito ed ecco nascere il primo episodio. In realtà nacque solo un video da condividere su Facebook, ma i nostri amici si divertirono e ci diedero l’idea di fare qualcosa di seriale offrendo la collaborazione per musiche e grafiche e anche delle idee”. 2
Da tale affermazione si può dedurre come un progetto nato per caso, e pensato per una ristretta cerchia di amici, possa mediante la rete, ampliare considerevolmente la propria platea di spettatori e raggiungere dei riconoscimenti nazionali e addirittura internazionali.