La sceneggiatura del videoclip
La realizzazione di un videoclip e della sua sceneggiatura si può basare, oltre che sul tema narrato dal brano, sulla tipologia e costruzione della canzone.
Nel soggetto abbiamo scritto di che cosa vogliamo parlare, e nella sceneggiatura si amplierà il discorso. Si dovrà iniziare da un’apertura, passare a uno svolgimento, spesso legato anche al loop del ritornello, e infine creare una chiusura adeguata, cioè la fine del nostro clip.
Tra i due estremi occorre organizzare la progressione degli eventi dello svolgimento in maniera, il più possibile, ordinata. La progressione del clip sarà costruita in base a una storia, una successione di immagini e situazione parallele o una composizione di effetti grafici montati in sincrono con il suono.[1]
Non è difficile infatti vedere come molti videoclip, nel momento del ritornello, abbiano più o meno sempre una determinata sequenza di immagini, proprio a identificare quel momento di ripetizione.
Esistono varie strutture di sceneggiatura, per essere precisi sono tre. Quella all’italiana, all’americana e quello alla francese .
Nel modello italiano e americano il font obbligatorio è il Courier New a 12 pt. I nomi dei personaggi e le intestazioni delle scene vengono scritti tutti in maiuscolo e i testi in stile regular.
Per il videoclip non si parla mai di testi ma si può sostituire la battuta dell’attore con le frasi del brano, se naturalmente ci può essere d’aiuto per comprendere meglio lo svolgimento della storia.
Nell’intestazione delle scene bisogna scrivere il luogo nel quale la scena è ambientata, se si svolge in esterni all’aria aperta, o in interni cioè in un qualunque ambiente chiuso, e se la scena si svolge alla luce del giorno oppure di notte.
I paragrafi sono tendenzialmente privi di artifici letterari e tendono a descrivere ambienti e azioni in modo chiaro e sintetico.
Il carattere è il Courier New 11 o 12 pt, tra le linee si imposta un’interlinea a 1,5 linee, e si utilizza la tabella o la disposizione del testo per modificare la posizione delle intestazioni, centrali e la descrizione della scena, allineata a sinistra.
Generalmente una pagina del testo scritto corrisponde ad un minuto della proiezione, trattandosi di un videoclip si può decidere si attuare la stessa misura oppure di essere più completi e di dilatare la misura temporale, aumentando le pagine corrispondenti a un minuto a tre, per descrivere meglio ogni cambio di inquadratura.
Lo schema grafico, il cosiddetto layout, ovvero il modo di introdurre e disporre diversi elementi della sceneggiatura, a partire dai dialoghi sino alle transizioni dipendono dal modello che si decide di adottare e dalle necessità del regista.
La grammatica tipica per la sceneggiatura, usata dagli sceneggiatori è il tempo presente e occorre scrivere in modo chiaro e sintetico ciò che si potrà ascoltare e vedere sullo schermo.
Nel primo modello, di sceneggiatura all’italiana, il testo è diviso in due parti disposte verticalmente: a sinistra c’è la parte descrittiva del visivo, a destra compaiono i dialoghi dei personaggi, quindi la pagina è come divisa in due colonne. Inoltre si cambia pagina ad ogni cambio scena.[2]
Ecco un esempio:
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La sceneggiatura all’americana, che è la più usata, dispone sia le azioni che i dialoghi nella parte centrale del foglio, il visivo ne occupa tutta la larghezza, mentre i dialoghi vengono disposti al centro, incorporati in un margine ridotto.[3]
Ecco un esempio:
INT. CAMERA DA LETTO – GIORNO |
ROSA è sdraiata a letto e si muove sotto le lenzuola, le pieghe bianche del lenzuolo mostrano le curve sinuose della ragazza che si muove lentamente nel lato sinistro del letto.
ROSA ..e ora canto una canzone perché sai.. |
INT. STUDIO – GIORNO |
PP ROSA suona al piano, colpita da una luce molto forte alle spalle e con il capo chino sui tasti. I capelli scendono liberi sul collo e il ciuffo sulla fronte gli nasconde l’occhio destro.
ROSA ..la musica è sempre dentro di me.. |
EST. STRADA – GIORNO |
ROSA cammina per strada con VITTORIA, parlando e sorridendo. Le due entrano in un bar |
Il modello alla francese invece si sintetizza in una via di mezzo tra gli altri due, disponendo in alto al centro la parte descrittiva e in basso a destra la parte coi dialoghi. È comunque il meno usato dei tre.
La peculiarità della sceneggiatura all’italiana è quella di cambiare pagina ad ogni scena, rendendo lo spoglio della sceneggiatura molto semplice.
Oggi, però, il layout più utilizzato è proprio quello all’americana, che offre una migliore leggibilità e completezza nello spoglio.
Date le condizioni differenti del mercato dell’industria audiovisiva, in vari paesi il formato della sceneggiatura ha una priorità diversa a seconda degli eventuali clienti, per noi andrà bene il modello italiano o americano, l’importante è che sia scritta bene e che i contenuti siano creativi.
Come già detto prima, quando scriviamo una scena per prima cosa occorre inserire l’intestazione, dopo si passa a scrivere la descrizione della scena e ciò che dobbiamo raccontare con le immagini.
Nella sceneggiatura vanno inserite le informazioni riguardanti gli ambienti delle riprese e, nelle diciture, diamo indicazioni sul movimento di camera e i piani di ripresa, descrivendo ciò che viene ripreso.
Se volessimo creare una sceneggiatura di ferro potremmo inserire, sempre a sinistra, la descrizione dell’ambiente, il tempo atmosferico e i movimenti della Macchina da presa, MdP.[4]
Vediamo ora come si definiscono con acronimi le varie inquadrature che possono essere inserite nella descrizione della scena:
Dettaglio = inquadratura di un particolare. Una mano, un volante, gli occhi, ecc.
Primissimo piano (PPP) = inquadratura di un volto che riempie lo schermo.
Primo piano (PP) = inquadratura che comprende anche spalle e collo.
Mezza figura/Mezzo busto (MF/MB) = inquadratura tipo mezzobusto in TV.
Piano americano (PA) = inquadratura dalle ginocchia in su (nasce storicamente nei western, perché dovevano far vedere le pistole).
Figura intera (FI) = il soggetto ha i piedi sulla base dello schermo e la testa sull’alto.
Campo medio (CM) = soggetto ripreso da vicino.
Campo lungo (CL) = soggetto ripreso da lontano.
Campo lunghissimo (CLL) = soggetto ripreso all’orizzonte.
Fuori campo (FC)= gli elementi che non sono ripresi dalla camera.
Soggettiva (SOGG.) = veduta della camera come se fosse lo sguardo di un protagonista, può essere anche un’oggettiva se si parla di vista da un oggetto o di SOGG. Di QUINTA quando si piazza la telecamera dietro le spalle di un attore, tecnica usata spesso per le riprese di dialoghi.
Panoramica (PAN)= veduta generale della zone con spostamento regolare verso l’alto, il basso o carrellata da sinistra o destra.
Didascalia (DIDA)= Una didascalia sulla scena
Punto di vista, cinepresa o telecamera (POV) = utilizzata per particolari inquadrature.[5]
Un’inquadratura deve durare il tempo che serve allo spettatore per far in modo che si capisca il suo messaggio, per dare modo di appropriarsi dei particolari più caratteristici, nel videoclip però ci sono moltissimi stacchi e cambi quindi possiamo anche far vedere di sfuggita un dettaglio per poi riproporlo successivamente e dare modo allo spettatore di creare l’immagine nella sua mente e il desiderio di rivederla per carpirne i dettagli.
Proviamo a dare l’esempio della durata delle inquadrature in un videoclip.
CLL: strada deserta, affinchè si riesca a cogliere i particolari serviranno dai 2/4 sec.
CL: stringendo sulla strada e dandone una seconda visione 1/2 sec.
CM: una macchina che si avvicina 2/4 sec. Seconda inquadratura della macchina 1/2 sec.
PA: dalle ginocchia in su un soggetto potrebbero bastare 2/4 sec.
PP: bastano 1/2 sec
PPP: vanno bene anche 1/2 sec.
Naturalmente può essere dilatato o ristretto di alcuni frame, tutto dipende dallo stile del regista e dalla bravura del montatore.
Adesso che sappiamo come si scrive, in che modo si inseriscono le informazioni e si impagina una sceneggiatura passiamo alla pratica, utilizzando un programma semi-professionale dalle ampie potenzialità organizzative.
Il software in questione di chiama CELTX[6], un programma freeware per la scrittura delle sceneggiature.
Diciamo che non è solo un software per la sceneggiatura, ma qualcosa di molto più completo, un aiuto concreto nella pre-produzione di un opera audio-visiva che sia un videoclip, una commedia teatrale o un film.
Con CELTX, potete partire dalla vostra idea, trasformarla in sceneggiatura e, da quest’ultima, tirare fuori lo spoglio delle scene.
Il software è gratuito e scaricabile dal sito ufficiale, per avere i plug-in aggiornati però occorre registrarsi e acquistare i pacchetti dei componenti aggiuntivi, più o meno come avviene per ogni programma di lavoro freeware presente sulla rete.
Analizziamo in concreto il software con un breve tutorial, innanzitutto quando lanciamo il programma, ci si presenterà la maschera iniziale dove decideremo cosa vogliamo far
Per adesso occupiamoci solo della voce “Avvia un nuovo Progetto”, quindi click sulla voce.
Si aprirà la maschera dove andremo a digitare il nome del progetto e la cartella dove salvarlo, quindi diamo un nome e clicchiamo su OK.
Questa è la maschera che apparirà in seguito.
Come potete vedere, la maschera si presenta con tre finestre, la prima in alto a sinistra è la finestra di progetto, quella immediatamente sotto è la finestra che conterrà tutte le nostre scene numerate e l’ultima, la più grande, è quella che conterrà la nostra sceneggiatura.
Questa finestra è strutturata in modo da scrivere nello stile “all’americana” cioè con i personaggi e i dialoghi al centro. La formattazione mentre scrivete è automatica.
In cima alla maschera abbiamo una toolbar, che ci permette di cambiare alcune proprietà del carattere che stiamo usando, ed un combo box, che ci aiuta nella scelta dello stile appropriato, per esempio per l’intestazione, l’azione, il personaggio e tutte le componenti che possono essere presenti nella sceneggiatura.
Vediamo che in una finestra nuova ci viene presentata una riga grigia per la prima intestazione.
Per prima cosa, rinominiamo la scritta “sceneggiatura” con il titolo che vogliamo dare.
Diamo un nuovo nome e clicchiamo ok. Ora andiamo a scrivere qualche scena di un plot. Cominciamo a scrivere l’intestazione della prima scena nella riga grigia.
Vediamo che appena, dato l’invio alla fine dell’intestazione, ritroviamo il titolo della nostra scena all’interno della finestra delle scene e che il cursore si posiziona automaticamente alla riga sottostante cambiando in modo automatico lo stile, infatti, se notate, è diventato “Azioni”, perché, giustamente, dopo l’intestazione dovrebbe esserci l’azione.
Ovviamente, se noi volessimo, potremmo cambiare lo stile in ogni momento.
Scriviamo a questo punto la nostra prima azione, che prevede due inquadrature diverse e poi concludiamo la prima scena
Per inserire, una nuova scena, basta posizionarsi sulla riga successiva all’ultima scritta e cambiare lo stile in “Intestazione scena”, e ricominciare.A questo punto, dando per scontato che abbiamo finito la nostra storia, ci dobbiamo preoccupare di fare lo spoglio, cioè determinare, scena per scena, il necessario.CELTX ci viene in aiuto, proviamo allora a cliccare sul pulsante in alto “Spoglio” oppure da “Menu Sceneggiatura – Genera spoglio” e vediamo cosa succede dopo la generazione.
Come possiamo vedere, si è aperta la finestra dello spoglio. In automatico ci ha riportato quali saranno i personaggi della prima scena, ma a noi serve ben altro. Infatti nello spoglio deve essere indicato tutto quello che ci necessita e non solo i personaggi, allora andiamo a creare l’archivio necessario.
Chiudiamo la finestra dello spoglio, torniamo in quella della nostra sceneggiatura ed apriamo la barra laterale destra cliccando sul pulsante in fondo a destra.
Si aprirà la barra con le categorie di elementi necessari in scena.
Inseriamo per prima cosa la location relativa alla prima scena, poi premiamo il tasto destro nella finestra di progetto a sinistra e scegliamo “Aggiungi elemento – luogo delle riprese”.
Date un nome alla location e si aprirà, così la relativa scheda dove potrete inserire tutte le informazioni che vi servono dall’indirizzo, alla mappa, una foto ecc.
L’elemento è aggiunto automaticamente nella finestra di progetto.
Andiamo ora ad inserire gli oggetti che ci serviranno nella scena, quindi chiudiamo la scheda della location e torniamo alla nostra sceneggiatura. Dobbiamo creare il database dei personaggi, quindi selezioniamo un nome e dalla finestra delle categorie scegliamo “Attori principali” o , clicchiamo su “Nuovo” e vedremo apparire il nome, clicchiamo sul pulsante “Tag” e vedremo che nella nostra sceneggiatura il nome selezionato come “Tag” ha cambiato colore, segno di una associazione ad un elemento del database.
Nel videoclip daremo questa caratteristica solo al nostro performer, gli altri elementi come le comparse e i ballerini potremmo lasciarli con un testo normale, almeno che non abbiamo un ruolo rilevante.
Facendo doppio click sul personaggio potremmo andare a creare la sua scheda personale che completeremo con i dati necessari, ad esempio la motivazione che deve avere un attore o il nostro performer. Potremmo addirittura inserire dati personali e fisionomici del personaggio se lo desiderassimo.
Chiudiamo allora le due schede dei personaggi e torniamo alla nostra sceneggiatura, selezioniamo un oggetto e, seguendo la stessa strada percorsa per creare il personaggio, cerchiamo nella categoria “Fabbisogno”, clicchiamo su “Nuovo” e quindi su “Tag”.
Come vedete, anche l’oggetto ha cambiato colore ed è finito nella finestra di progetto. Andiamo ad ampliare la sua scheda e con questa modalità potrete creare il database di tutti gli elementi che vi serviranno durante la ripresa e anche nel montaggio. Vediamo ora l’utilizzo delle Note in un determinato punto della sceneggiatura.
Le utilizzeremo ad esempio per ricordare al regista che la scena andrebbe girata nell’ora di punta per avere più traffico o in un determinato momento con certe caratteristiche. Con il cursore ci posizioniamo alla fine di una scritta come “In una strada affollata” e clicchiamo sul pulsante giallo “Note” di fianco alla scelta degli stili, si aprirà la finestra di modifica note.
Inseriamo la nostra nota e clicchiamo OK. Vedremo apparire l’icona della nota dove avevamo il cursore. Con un click sull’icona la possiamo leggere e con Edit la possiamo modificare. Questo è quello che vediamo nello spoglio finale è questo:
Ora nella prima scena, oltre agli attori principali, ci sono altri elementi come per la categoria Fabbisogno di scena per la categoria Guardaroba.
Non dimenticatevi che questo è un database e pertanto abbiamo possibilità di molteplici scelte.
Nella finestra a sinistra, invece possiamo scegliere se vedere lo spoglio senza o con le descrizioni. Ora sperimentate voi scaricando il programma e iniziando a creare la vostre sceneggiature con il americano, seguite le regole base di formattazione e affiancate le vostre conoscenze all’uso del programma CELTX per completare il vostro progetto.[7]
Questo però non è tutto, grazie a questo programma potrete anche realizzare i documenti, essenziali alla pre-produzione che ora andremo a descrivere.
Ricordate che avere il controllo di tutto significa ottimizzare i tempi e ridurre al minimo gli imprevisti durante la produzione, caratteristica che ogni possibile cliente adorerà.
Iniziate quindi a stilare la vostra sceneggiatura, non preoccupatevi di essere troppo freddi nel descrivere le scene dato che, ricordate sempre, dovete scrivere il visivo, cioè ciò che si vedrà nell’inquadratura e non quello che il gruppo o chi per lui prova cantando quella canzone, per queste cose ci sono il soggetto e il trattamento.
Ora vediamo l’ultimo, ma non meno importante, documento utile alle nostre riprese. Lo storyboard.
[1]“Come fare un Videoclip”, 2009, <http://it.kioskea.net/faq/502-come-fare-un-video-clip>
[2] T. St. J. Marner, 2003, “Grammatica della regia”, Lupetti editori, pp. 47-48
[3] Alessandra Anichini, 2003, “Testo- scrittura- editoria multimediale”, Apogeo, pp. 46-47
[4] Age, 2010, “Scriviamo un film”, ilSaggiatore, pp. 52-53
[5] T. St. J. Marner, 2003, “Grammatica della regia”, Lupetti editori, pp. 76-79
[7] Franco S., “Software celtx, il n. 1 per la pre-produzione e la sceneggiatura” < http://www.videomakers.net/>
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