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Le attrezzature per il set

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Le attrezzature per il set

 

Quando giriamo dobbiamo essere sicuri, prima ancora di andare sul set, di avere tutte le attrezzature utili per effettuare le riprese che abbiamo descritto nella sceneggiatura.

Generalmente le attrezzature base che saranno sicuramente utili sono:

Il cavalletto, accessorio di cui è impossibile fare a meno quando si riprende, per avere riprese stabili. Nella scelta del treppiedi assicuratevi che, una volta fissato e regolato, sia stabile e consenta tutti i movimenti con la massima fluidità possibile e sia dotato di bolla di livellamento che permetta di verificare il giusto orientamento della camera.

 

Inoltre per rendere il vostro acquisto utile al 100% assicuratevi che sia munito di agganci per un carrello con ruote, se intendete usarlo anche per carrellate.

In seguito, in base alle nostre necessità, ci potranno essere utili strumenti come dolly e steadycam.

Siate sicuri che il meccanismo di aggancio e sgancio rapido della videocamera dalla testa sia adatto alla nostra camera e funzionale, se ad esempio aveste l’esigenza di essere sempre pronti a passare da una ripresa a mano libera ad una su cavalletto e viceversa in pochi istanti, cosa che può accadere se abbiamo una sola telecamera durante le riprese del videoclip.

 

Di cavalletti ne esistono vari tipi, i migliori per resistenza e maneggevolezza però sono il Sachtler Video 20 SB, molto costoso, di cui esistono però diverse altre marche ugualmente buone come il Libec RS-250 (RS250) e il Manfrotto MN501HDV525 (MN-501, HDV, 525).[1]

Questi cavalletti sono molto utili anche perché hanno piastre di aggancio camera intercambiabili.

 

cavalletto 1 cavalletto 2cavalletto 3

 

 

 

Sempre per le riprese può essere utile avere un carrello per, appunto, le carrellate.

Il carrello può muoversi su ruote o su binari, il secondo è di più difficile collocamento ma è estremamente più accurato. Le ruote infatti possono sempre sbandare o colpire un oggetto e rendere inutile quel ciak.

Per costruire i binari però accorre dimestichezza con lo strumento e quindi se non ne siamo in grado noi dobbiamo ingaggiare un tecnico che monti i binari nella posizione che ci serve per effettuare la carrellata.

dolly

Congegno utilissimo poi è la steadycam. Questo strumento, fissato al corpo dell’operatore con delle cinghie bilanciate tramite un apposito contrappeso, distribuisce  il peso della telecamera in maniera uniforme, bilanciando anche le riprese in corsa.

 

In questo strumento è costituito da un’imbracatura agganciata al busto da cui si estende un braccio mobile che permette all’operatore di camminare e spostare la telecamera senza far traballare l’inquadratura.

Le riprese in steadycam sono sempre le più desiderate, ma benché siano molto semplici bisogna avere sempre una buona esperienza come cameraman.[2]

steady

Altro elemento utile, soprattutto per le riprese aeree, è il dolly o gru, una grossa macchina con un braccio meccanico che alza la macchina da presa in aria e, comandata da terra, effettua le inquadrature dall’alto.

crane

Esaminati tutti i vari supporti camera, come possono essere cavalletti speciali e particolari agganci è bene parlare dell’impianto luci.

Sulla camera generalmente si ha la possibilità di inserire un faretto, utile per effetti di luce di tipo spot sul soggetto tipo “intervista” ma questo non basta per il set di un videoclip.

Oltre ai fari che andremo a posizionare, è bene tener conto che sul set si avrà anche la luce naturale, quella che si può trovare in qualsiasi luogo colpito dal sole e illuminato da fonti esterne come fari, lampade fluorescenti, incandescenti od alogene, una semplice candela o il fuoco di un camino.

Tutte queste fonti luminose possono interagire differentemente ed è quindi nostra premura ingaggiare un direttore della fotografia che lavori su tutte queste variazione ed elimini o controbilanci le luci, con altre luci, in modo da assecondare il nostro volere e creare l’ambiente luminoso più consono alle riprese.

 

Sul set ci deve essere sempre una la luce chiave, così detta perché è la luce principale che illumina il performer e di solito è la fonte di luce più forte, posizionata generalmente di lato rispetto alla telecamera. In base alla sua posizione e all’ombra che produce si passa poi a posizionare le altre luci.

Queste seconde luci di riempimento si usano per diffondere la luce sul soggetto ottenendo un risultato che vada ad ammorbidire le ombre più decise e nette create dalla luce chiave.

 

La luce di riempimento è solitamente posizionata al lato opposto della luce chiave e di norma ha una potenza minore rispetto a quest’ultima, proprio per non andare a creare uno sdoppiamento delle ombre.

 

Infine si ha la luce di fondo, utilizzata per illuminare la parte posteriore del soggetto in modo da “staccare” il cantante dallo sfondo e quindi dare maggior realismo prospettico alla scena, attraverso una maggiore profondità d’immagine.

Questa luce, di solito, è posizionata esattamente a lato della luce chiave.[3]

luci

Nel caso non potessimo reperire molte luci ci possiamo procurare di pannelli riflettenti, bianchi, argentati o dorati, che ci aiutino a diffondere in maniera omogenea la luce.

Le luci offrono una gamma enorme di scelte, per tipi e dimensioni, di conseguenza esistono svariate modalità di utilizzo della luce nelle scene, tutto dipende anche dall’esperienza e la bravura del direttore della fotografia.

 

Alcuni nomi e caratteristiche, nel caso ci chiedessero un parere, di fari e luci li diamo di seguito.

Lo Staff K5600 Lighting H.M.I. è un faretto che produce una luce bianca simile alla luce del giorno. Il successo delle lampade H.M.I. si spiega con numerosi vantaggi, come la temperatura colore stabile a 5600°Kelvin, detta luce fredda, cioè con predominanza di colore azzurro.

luci 1

Oltre a questo tipo di lampada vi sono le luci, o faretti, che hanno una potenza variabile compresa tra i 500W e i 1000W, al quarzo o a incandescenza a 3200°Kelvin, detti a luce calda perché danno tonalità calde all’immagine.

Vi sono poi i diffusori, chiamati chimera lighting, utili per irradiare con una luce morbida il set.

luci 2

Su un set di piccole dimensioni, uno o due faretti da 1000W, luce calda, e l’ausilio di alcuni pannelli riflettenti può bastare a effettuare le riprese.

Un mio consiglio però è, se possibile, di procurarsi almeno un faretto con l’accessorio ombrello, o un diffusore a maglia, un faretto da almeno 800W di potenza e alcuni pannelli riflettenti, così potremmo gestire set, di piccole e medie dimensioni, senza troppi problemi.

Alla fine le luci daranno grande personalità al nostro videoclip, è bene quindi curarle in maniera ottimale.

 

Altre attrezzature che possono essere utili sul set sono gli accessori audio come cuffia e microfoni esterni. Questi strumenti non dovrebbero servire molto dato che tutto si svolge in playback ma sempre meglio essere previdenti in vista di eventuali riprese audio.

Teniamo sempre di scorta delle batterie per la telecamera, in caso dovessimo girare per molto tempo senza la possibilità di collegarci alla corrente elettrica.

Tenere sempre a portata di mano prolunghe, cavi, adattatori e alternatori di corrente.

 

Ulteriori accessori, sempre utili, sono le borse da trasporto necessarie per assicurare l’integrità delle attrezzature durante i viaggi. Sono disponibili sul mercato borse e sacche di ogni tipo, rigide, semirigide, e di grandezze variabili, appositamente studiate per il trasporto e la protezione di oggetti delicati come le lenti, le lampade, i microfoni e le stesse videocamere.

 

Assieme alle borse potremmo portare con noi sul set gli accessori per la pulizia e la manutenzione degli strumenti, strumenti da lavoro e materiale per il fai da te.

 

Essere pronti a ogni cosa è il modo migliore per non essere mai colti impreparati e ottimizzare i tempi di ripresa anche quando si presentano dei problemi.


[2] B. Long, S. Schenk, 2005, “Video digitale Il manuale”, 2a ed. Milano, Apogeo pp. 65-66

 

[3] Dreamvideo, “Tipi di luce”, <http://www.dreamvideo.it/illuminazione/tipi_luce.htm>

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