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Presentare il trattamento con il progetto completo

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Presentare il trattamento con il progetto completo

 

Dopo il soggetto e prima della sceneggiatura, ultimo ma non ultimo step della pre-produzione, si deve parlare del trattamento, il più usato e utile dei documenti per spiegare il nostro prodotto.

Generalmente si procede in questo modo: concepire l’idea, creare il soggetto, scrivere una scaletta degli eventi, estrapolare il trattamento, utile per ritrovare nel nostro progetto tutte le informazioni che ci serviranno e infine si stende una sceneggiatura con la descrizione completa delle scene.

La scaletta degli eventi viene ripresa in mano quando si è giunti alla fine della sceneggiatura per creare anche lo storyboard e può essere anche usata per avere una rapida idea di come evolverà il videoclip.

Ottenuti tutti i documenti di cui abbiamo parlato fino ad ora è tempo di presentare il progetto al direttore della produzione e al cliente, nel caso questo due figure non coincidano.

 

Il primo documento che può richiedere una produzione è il concept, seguito dal il soggetto, un il trattamento e bozza di budget e, nel caso si tratti con una produzione esperta, uno storyboard. Dei primi due abbiamo già parlato, ora parleremo del terzo.

Il trattamento si può intendere come un documento nel quale, oltre alla descrizione specifica delle varie scene, vi è un elenco di tutto ciò di cui il direttore di produzione deve munirsi per girare i ciak.

 

Dato che non abbiamo parlato abbastanza della scaletta e del trattamento diamo le informazioni necessarie a compilare queste due componenti, fase intermedia tra il soggetto e la sceneggiatura.

 

La scaletta non è altro che una guida delle scene spiegate successivamente in sceneggiatura, un aiuto pratico nella concezione temporale del videoclip, con la facilità di spoglio di un elenco e alcune descrizioni e spiegazioni riguardanti i particolari delle scene.

La scaletta generalmente non è superiore alle due pagine, dipende comunque dal genere di videoclip che abbiamo scelto di fare, un videoclip narrativo richiederà una scaletta più dettagliata di un genere performativo.

Nella scaletta si scrive con il carattere Courier New 10 pt, con allineamento a sinistra e l’inserimento di un elenco numerato che distingue le varie scene.

Nel nostro caso però la scaletta è stata modificata per permettere di spiegare la parte narrativa e quella performativa in parallelo.

 

Ecco l’esempio della tabella di scaletta:

 

Scaletta

 

Brano: Una canzone

Autore-Interprete: Rosa D’Alise

 

Scene parte narrativa Scene parte performativa
1-  Rosa entra nella stanza e si siede al pianoforte appoggiando uno spartito musicale al leggio. (le scene performative sono indicate con un n.n perché sono scene che spezzano la storia e che si ripresentano più volte ma non vengono ripetute nella scaletta, solitamente si tratta di piano sequenze di rosa che canta. Rosa è quasi sempre circondata da una strana luce-aura bianca mentre canta nei riflessi. Rosa canta sempre nei riflessi e partecipa alla storia come ragazza. È come se sapesse già che accade anche se lo deve ancora vivere.)
2-  In un letto matrimoniale rosa e un ragazzo sono coperti dalle lenzuola dandosi le spalle. Rosa si alza da letto. 2.2- Rosa canta il brano mentre suona il pianoforte.
3-  Rosa si avvicina all’armadio per vestirsi. Apre l’armadio e si vede uno specchio nel quale non c’è un riflesso ma lei stessa per strada.  
4-  Rosa è per la strada mentre tutto intorno a lei corre freneticamente. 4.4- Rosa canta tra le coperte del letto
5-  Rosa è vicina ai binari del treno, tutto intorno a lei si muove a rilento  
6-  Rosa e il suo ex camminano mano nella mano, lei si stacca per andare a vedere una vetrina ma quando si gira lui non c’è più 5.5- Rosa canta appoggiata a una ringhiera di un attico

 

I numeri stanno ad indicare la scena cui fare riferimento oppure la suddivisione degli eventi in una sorta di capitoli.

Nel caso usassimo i numeri di scena, questo numero di scena deve essere uguale in tutti i documenti in modo da potersi rapportare facilmente tra scaletta, sceneggiatura, trattamento e storyboard.

 

Abbiamo ora sotto mano la nostra idea schematizzata, cerchiamo di pensare alla scaletta come un riassunto cronologico delle scene che potremo utilizzare anche sul set, per alcuni è un elenco di scene per altri è un riassunto i cui punti possono contenere anche più scene. Dipende tutto dalla chiave di scrittura e lettura che si vuole dare.

Ora non ci resta altro che preparare il trattamento.

 

Il trattamento è una sorta di soggetto più approfondito e particolareggiato. Scava a fondo nel soggetto e come una sceneggiatura, descrive le varie scene ma a differenza di questo documento viene scritto in forma meno visiva.

Nel trattamento possiamo utilizzare gli stessi criteri della struttura di una sceneggiatura ma stavolta approfondiamo le scene anche descrivendo particolari estranei all’atto di ripresa ma che comunque sono essenziale alla messa in scene dei ciak.

In pratica è un piccolo romanzo in cui, per ogni scena, l’autore, ovvero noi, scrive la descrizione dell’ambiente e dei personaggi che in quel momento interagiscono con esso.

 

In un videoclip generalmente non si superano le dieci cartelle, scritte col carattere Courier o Courier New a 12pt e vanno indicati location, fabbisogno scenico e anche i personaggi e le azioni individuali, in maniera più romanzata. [1]

Facciamo un brevissimo esempio di una scena estrapolata da un trattamento:

……

Scena 1: Un ragazzo entra in scena, uscendo da un negozio di dolciumi camminando con aria affranta. Mentre la camera lo segue lungo il marciapiede in una carrellata il giovane, vestito con jeans e magliettina, viene completamente inzuppato da una macchina che, passando li vicino, colpisce in pieno una pozzanghera. Il ragazzo senza fare una piega, sospirando demoralizzato, riprende a camminare completamente bagnato.

……

 

Il direttore di produzione deve assolutamente avere la scaletta assieme al trattamento per sapere come occuparsi del reperimento di ogni informazione e risorsa necessaria. In certi casi si occupa addirittura di contattare i tecnici, i direttori della fotografia, i truccatori e di recuperare le comparse e tutto il materiale umano necessario. Dal trattamento si può estrapolare anche un piccolo schema per il budget e iniziare a pensare alle location e i responsabili da contattare per comparse e attrezzature.

 

Riassumendo, terminati di scrivere tutti i documenti che descrivono il videoclip, nella storia e nelle necessità di materiali, si presentano tutti i documenti nei corretti formati, suddivisi in cartelle, per ogni tipo e con i numeri di pagina, al direttore di produzione.

 

Se tutto va bene la produzione ci darà il consenso scritto a iniziare le riprese e aprirà un tavolo delle trattative per discutere del budget per la produzione del videoclip.

 

Se invece abbiamo esagerato con l’uso di attrezzature o macchinari, troppo dispendiosi, ci verrà richiesto di moderare il nostro videoclip e forse modificare leggermente la storia.

 

Una volta che ci saremo occupati delle modifiche e ripresentato il progetto, tutto sarà approvato.

 

Da questo momento in poi si aprirà uno stretto rapporto tra la regia e la produzione, tutte le spese e la documentazione necessaria per girare dovranno essere discusse e richieste alla produzione che, nel più breve tempo possibile, ci darà tutto ciò di cui necessitiamo o quanto meno i fondi per reperire tutto questo.

 

Adesso facciamo un mezzo passo indietro all’approvazione del progetto completo e un passo avanti nella pre-produzione. Parliamo di come raccontare visivamente il nostro lavoro, e in quale modo la sceneggiatura può essere uno strumento estremamente complicato a cui poter far riferimento per ogni dubbio o questione.

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