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Un capitolo al giorno.. Zio Tom cap. 4

Capitolo 4 in arrivo! Tenetevi forte gente!

 

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ͼ   18 anni + 2 giorni   ͽ

 

 

Sento un bel calduccio. Ho fatto un sogno stupendo, ho sognato che mi addormentavo con Vanessa sulla spalle.

Che bel sole. Poi la vedo, c’è davvero! È li con la sua testolina appoggiata su di me. Ha un filo di bavetta che cade sulla mia camicia. Che carina.

 

Martina: Marco vieni a vedere!

 

Mia sorella è entrata nel camper mentre tutti ancora dormivano con le mani ricoperte di.. beh, lo potete immaginare.

La guardia forestale si è addormentata sulle gambe di zio Tom.

Tom: ehi tu, svegliati!

Matteo: oh, mi scusi!

 

Usciamo tutti e vediamo il grill distrutto e alcuni rimasugli della grigliata. Dopo aver mangiato l’orso ha lasciato un ricordino, che mia sorella sta esaminando a fondo. Ma proprio a fondo. Lo zio la toglie prima che ci entri pure la sua faccia.

Vanessa si sveglia e un po’ imbarazzata si alza sorridendomi, oggi la devo stupire su le rapide costi quel che costi.

Dopo aver lavato mia sorella gettandola dentro una tinozza di disinfettante andiamo a chiamare Vanessa e i suoi.

Nick: siamo pronti! Abbiamo preso la tuta cerata e i salvagenti!

Tom: non andiamo mica in mare aperto!

Nick: non si sa mai!

Marco: e il tuo cane?

Vanessa: oh no! L’ho perso di vista!

Matteo: non è prudent-t-te andarlo a cercare con l’orso in giro.

Vanessa: uhm.. spero solo che stia bene.

Marco: non preoccuparti riuscirà sicuramente a tornare.

Vanessa: uhm..

 

Insieme ci dirigiamo verso il fiume. Il bosco è davvero stupendo di prima mattina, tutti gli animali sono indaffarati a procurarsi le scorte e.. Martina lascia stare quello scoiattolo! Santo cielo mi farà diventare matto.

Vanessa: sei mai andato a fare questo genere di cose?

Marco: come? No, io non molesto gli animali!

Vanessa: no scemo, mi riferivo alle rapide.

Marco: ah, beh non sono mai stato uno scout di quel genere, il tuo ragazzo c’è mai andato?

Ora vediamo che risponde, ho il cuore in gola.

Vanessa: beh io non sono..

Si, la risposta che volevo!

Vanessa: ..fidanzata.

Marco: ah! Oh.. come mai?

Vanessa: mah, non ho trovato il ragazzo giusto, tutto qua.

Diamine volevo più informazioni ma farò anche senza.

 

Tom: eccoci qua!

Matteo: ehi voi! Sono qui!

Nick: che ci fa quello qua?

Tom: anche se non è un eroe è comunque la guardia forestale e ci deve fare da supervisore per questa attività.

 

Matteo: allora salit-t-te sul gommone e disponet-t-evi t-t-tre da un lat-to e t-tre dall’alt-tro.

Io mi metto di fianco a Vanessa ovviamente.

Matteo: bene, ricordat-te sempre di pagaiare sempre in sincrono e di non sporgervi e..

Tom: partenza!

Mio zio è uscito di testa! Ha spinto il gommone nel fiume senza preavviso e ci troviamo nel bel mezzo delle rapide senza sapere nemmeno come si fa a stare a galla.

Nick: perché non l’hai lasciato finire!

Tom: m’annoiavo, tranquilli io non ho mai avuto controfigure! Yeah!

 

Andiamo su e giù, su e giù, veniamo sballottati a destra e a sinistra. Vanessa sorride, e cerco di sorridere anche io mentre trattengo il vomito. Mia sorella si diverte, lei certo non ha lo stomaco debole. Siamo zuppi.

Arriviamo a un bivio.

Nick: da che parte?

Tom: accidenti a quella guida!

Martina: sei stato tu a non ascoltare fino in fondo!

Tom: non è certo questo atteggiamento che ci aiuta!

Beatrice: se non decidiamo ci schianteremo su quel tronco!

Nick: a destra!

Tom: no a sinistra!

Nick: perché?

Tom: perché a destra?

Nick: e va bene a sinistra!

Un pesce, tipo salmone o simil, salta in barca e nello scompiglio generale non vediamo che direzione prendiamo.

Pagaiamo tutti come dei pazzi. L’acqua si calma, abbiamo preso la via giusta.

 

Nick: ti è andata bene americano!

Tom: lo puoi dire forte.

Martina: cos’è questo fruscio?

Marco: sembra un forte vento!

Nick: non è un forte vento!

Beatrice: le cascate!

Tom: Marco cerca di pagaiare più forte, andiamo vicino alla riva!

Martina: sbrigati!

Ci avviciniamo alla sponda.

Tom: ecco ho preso un ramo, presto scendete!

Saltiamo tutti dal gommone ma Vanessa scivola sull’argine, senza pensarci due volte mi tuffo al salvataggio.

Tom: Marco!

Nick: Vanessa!

Beatrice: che vuoi fare!

Nick: la vado a salvare!

Tom: se ti tuffi dovremmo salvare anche te, muoviamoci lungo l’argine e cerchiamo di precederli.

 

Sto nuotando con tutte le mie forze, la corrente è fortissima e l’acqua è freddissima. La vedo con la coda dell’occhio mentre cerca di nuotare verso di me ma non è abbastanza forte da battere la corrente.

Marco: prendi il tronco!

Mi sente ed afferra il tronco che galleggia vicino all’argine, poi la raggiungo.

Marco: reggiti!

Vanessa: si!

Ci stringiamo per non dividerci di nuovo. Non sono mai stato così coraggioso in vita mia, spero solo di uscirne vivo.

Il tronco ci trascina vicino alla cascata, cerco di spostarlo in modo da attutire la caduta. Le gocce d’acqua alzate dai forti mulinelli mi impediscono di vedere quello che accade fino a che non mi sento mancare l’acqua da sotto i piedi e cadiamo nel vuoto.

Il tonfo non si fa attendere.

 

Intanto, lungo l’argine del fiume.

Nick: Tom sei sicuro che sia questa la strada!?

Tom: si corri! Mio Dio!

Nick: la cascata, non abbiamo fatto in tempo! Vanessaaa!

Tom: torniamo al campo, la guardia forestale saprà dove conduce questo corso d’acqua, magari si sono fatti solo qualche livido.

Nick: è tutta colpa tua!

Tom: che ti prende!

Nick: tua tua! Non potevi ascoltarlo prima!

Tom: non serve a niente fare a botte, dobbiamo muoverci per aiutare i ragazzi!

Dopo una breve baruffa i due sono tornati al campo base.

Beatrice: Nick!

Martina: Matteo dice che potrebbero essere ancora vivi!

Matteo: si, il fiume conduce a una bait-ta alcuni chilomet-tri nel fit-tto del bosco.

Tom: Marco è uno scout, di certo la raggiungerà per mettersi in salvo.

Matteo: andiamo allora!

 

Nella foresta lungo la sponda bagnata dal fiume.

Vanessa: Marco!

Marco: puà!

Vanessa: hai bevuto molta acqua!

Marco: ma cosa?

Vanessa: sta fermo sembra che tu abbia una gamba rotta.

Marco: ahia! No.. è una frattura..

Vanessa: come fai a dirlo?

Marco: sono uno scout e queste cose le so bene..

Vanessa: già.. ti ringrazio!

 

Sono ancora rimbambito, ma mi sembra che Vanessa mi stia abbracciando. No, no mi sta abbracciando! Anche troppo forte forse.

Marco: ehi è tutto ok!

Vanessa: scusa, credevo di non farcela..

Marco: siamo stati fortunati..

Vanessa: la respirazione bocca a bocca su una persona è diversa dai bambolotti..

Marco: come come?

Vanessa: avevi bevuto! Ho dovuto farla!

Ragazzi sto per svenire di nuovo. Svenuto.

 

Vanessa: Marco ti senti bene!

Marco: sono in paradiso!

Vanessa: sei talmente zuppo da avere le allucinazioni!

Marco: no, è che ho ancora dell’acqua nei polmoni.

Vanessa: vuoi che ti faccia di nuovo la respirazione?

Marco: no, no il mio cuore potrebbe non sopportare la cosa da cosciente!

Vanessa: ah, ok..

Marco: ehm, no che non mi vada è, sei stata bravissima ma.. ma..

Come cavolo cambio argomento!

Marco: solo che dobbiamo muoverci e togliere questi vestiti bagnati prima di prenderci un colpo.

Vanessa: si, hai ragione.

 

Si è tolta il maglioncino! È in reggiseno! Datemi un bavaglio per pulirmi la bocca… cavolo non è il momento di pensare a certe cose.

Vanessa: vuoi che ti aiuti a toglierti i pantaloni!

Marco: no, no! Meglio lasciarli quelli!

 

Non vorrei che la mia “mascolinità” rovini il momento. Un gran bel momento.

Marco: aiutami a mettermi in piedi.

Vanessa: ecco, ora che facciamo?

Marco: di solito lungo il corso dei fiumi ci sono delle capanne per i guardia boschi, camminiamo finché non ne vediamo uno.

Vanessa: bene, sicuro che non ti imbarazza vedermi in reggiseno?

Marco: no tranquilla, nessun imbarazzo.

Ma chi sé ne frega dell’imbarazzo con quella coppa C! ehi, mi devo riprendere, sono uno scout, non mi posso far distrarre così.

 

Al campo degli scout si sta preparando il gruppo di salvataggio.

Tom: io, Nick e Matteo andiamo a prendere tuo fratello e Vanessa! Tu resta qui! E se chiamano i tuoi di che siamo a fare una gita!

Martina: perché non posso dirlo a mamma e papà?

Tom: eh, non è proprio bello raccontare a mio fratello che ho mandato il suo unico figlio maschio giù da una cascata.

Martina: allora dovrai stare alle mie condizioni!

Tom: cosa? Piccola ricattatrice.. e va bene che vuoi?

Martina: 50!

Tom: 50 euro?

Martina: no! 50 cacche diverse per la mia collezione!

Tom: e come le trovo 50 cacche?!

Nick: ma di che diavolo parli con quella bambina?

Tom: ah niente niente!

Martina: quindi?!

Tom: parla piano! Ok, ok, non so come ma te le farò avere!

Martina: dammi la tua parola!

Tom: andata! Ehi! Ma che hai nella mano! Che schifo.. spero che questa fase della tu infanzia finisca presto.. non ti ci vedo al primo appuntamento con un ragazzo ricoperta di..

Nick: andiamo!

Tom: si, sono pronto! Fa la brava, torneremo appena possibile!

Martina: si, e tu riporta anche mio fratello.

 

Matteo: dobbiamo fare prest-to, tra non molt-to sarà buio.

Beatrice: speriamo bene.

 

Saltati sulla jeep del guardia boschi i tre prendono un sentiero nella foresta.

Tom: questa jeep non può andare più veloce?

Matteo: non credo sia prudent-te è un quatt-ttro per quatt-tro.

Tom: può essere anche un otto per otto per quel che mi riguarda! Mio nipote è in pericolo!

Nick: noo!

Tom-Matteo-Nick: aah!!

L’auto precipita lungo un dirupo a tutta velocità. Tom e gli altri prendono in pieno un albero e vengono sbalzati via dalla jeep.

Nick: o mamma..

Tom: che razza di cariola..

Matteo: la mia jeep…

 

jeep

 

La jeep sembra più una city car dopo quel botto.

Nick: sei un disastro! Se sei così anche sul set capisco perché i tuoi film non si vedano in Italia!

Tom:…

Matte: lasciamola qui.. t-t-torneremo dopo quando avremo recuperat-to i ragazzi.

 

I tre si incamminano per la foresta guidati solo dalla bussola, e dallo scarso orientamento della guardia forestale.

 

Tra un’ortica e l’altra si avvicina il tramonto e il gruppo è ancora nella boscaglia.

 

Tom: hai finito?

Nick: un attimo non sono abituato a farla in mezzo alla foresta!

Tom: senti non è che la potresti mettere in un barattolo?

Nick: come?!

Tom: ah niente, era per portarmi avanti con un pagamento.

Matteo: dovremmo essere quasi arrivat-t-ti.. credo..

Tom: sai dove stiamo andando vero?

Matteo: si..

Nick: ecco fatto.. ehi.. ma quella non è Beatrice?

Tom: alla faccia dell’orientamento!

Matteo: mmm.. devo aver preso il sent-tiero sbagliat-to..

Nick: ma non mi dica! Torniamo indietro!

Matteo: non è il caso.. sta divent-tando buio e la boscaglia è pericolosa.. vi ricordate l’orso no? Ce ne sono decine nei dintorni.

Tom: Ho affrontato ben altri ostacoli! Una bussola difettosa non mi fermerà!

Nick: ma questo non è un film!

Beatrice: ma che ci fate qui!?

Nick: ci siamo persi, per colpa di questo attore da quattro soldi che ha demolito la jeep e di una guardia con la bussola rotta!

Beatrice: Oddio e ora come faranno Vanessa e Marco?

Matteo: signora non si preoccupi saranno già arrivati alla baita, non deve aver paura.

Beatrice: ma lei non balbetta più.

Matteo: eh.. no io, sono solo un po’ te-te-teso..

Nick: siamo costretti a partire domani mattina..

Tom: all’alba ce ne andremo tutti e cinque e recupereremo Marco e Vanessa.

Martina: speriamo bene.. se muore posso prendermi la sua stanza?

Tom: è meglio dormire.

Martina: e il tuo debito?!

Tom: dormi.

Matteo: a domani.. cercate di riposare, i ragazzi sono in gamba non preoccupatevi.

 

Il tramonto lascia spazio alla notte mentre Marco e Vanessa sono ancora nel fitto del bosco.

Marco: è parecchio che stiamo camminando non ti pare?

Vanessa: si, forse è meglio se troviamo un posto per la notte, quasi non si vede più niente.

Marco: si, e.. mi sa che ora sei asciutta..

Vanessa: quindi?

Marco: ti puoi rimettere la maglietta.

Vanessa: ah si, scusami, non me ne ricordavo più.

 

Io si che me ne ricordavo.

 

Vanessa: a che stai pensando?

Marco: come?!

Vanessa: immagino tu sia preoccupato vero?

Marco: ah, si, un po’..

 

Preoccupato per la mia pressione altro che.

 

Marco: senti io propongo di trovare un riparo e accendere un fuoco.

Vanessa: si, comincia a tirare vento, più tardi si farà freddino senza una tenda.

 

Camminiamo ancora un poco, lei mi sorregge ancora ed è bellissimo poter annusare il profumo dei suoi capelli mentre il vento li fa svolazzare in qua e là.

 

Vanessa: ehi?

Marco: ah! Og! Coff! Pù!

 

Ho ingoiato un insetto!!

 

Vanessa: hai ancora acqua nei polmoni! Ci penso io!

 

Una respirazione bocca a bocca perfetta! Uau si è attaccata alle mie labbra come una ventosa. Sia ringraziato quel calabrone che ha scelto la mia bocca come galleria!

 

Vanessa: va meglio ora!

Marco: uhm uhm.. siii…

Vanessa: non sembra, credo tu abbia bisogno di riposo.

Marco: guarda una caverna!

Vanessa: perfetto.

 

Marco: prendi qualche legnetto e un po’ di foglie secche. Cercherò di accendere un fuoco.

 

Che bello, io e una splendida ragazza da soli in una caverna isolata dal mondo.. se non fosse che sono bagnato fradicio, con una gamba mezza rotta e la bocca che sa di cimice sarebbe il giorno più bello della mia vita.

Vanessa ha portato un bel po’ di legna e io, da grande scout, ho acceso un fuoco in quattro e quattr’otto.

La mia pancia però brontola.

 

Vanessa: non sono l’unica a sentire la fame eh?

Marco: già.. perché non provi a vedere se qui intorno ci sono bacche o funghi?

Vanessa: ma non sarà pericoloso?

Marco: tranquilla, so riconoscere i funghi velenosi e poi ancora non è completamente buio.

Vanessa: ok, torno tra poco.

 

È tornata con un bel po’ di roba, abbiamo scottato i funghi e le bacche sopra il falò e dopo esserci rifocillati ci siamo messi accovacciati in un angolino della grotta.

 

Vanessa: pensi che domani ci troveranno?

Marco: certo non preoccuparti!

 

La sto abbracciando!

 

Vanessa: uhm..

Marco: poi il bosco non è tanto grande da impedire a mio zio e tuo padre di trovarci. Lo zio sarà anche un casinista ma quando c’è bisogno di serietà la sa dimostrare.. abbastanza.. non credi?

 

Si è addormentata. Beh mi addormenterò anche io. Ma come faccio con una così di fianco!? Farò finta di stare abbracciato a un sasso.. un caldo.. morbido.. profumato.. sasso.. meglio chiudere gli occhi e pensare a una vecchia bavosa che è meglio, sennò non mi addormento più.

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